Con InPost sei più smart… e più green!

Con InPost sei più smart… e più green!

Martedì, Maggio 14, 2024 - 10:16

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dell’e-commerce e il trend, in futuro, è destinato ad aumentare.

Un sintomo, questo, di una società con bisogni in continua evoluzione e mutamento.

La sostenibilità sempre al primo posto

Elemento fondamentale di un servizio e-commerce è la logistica e, in particolare, la fase di consegna che lo è per tre ragioni:

  • efficienza (i costi sono elevati),
  • efficacia (è l’unico punto di contatto fisico con il cliente)
  • sostenibilità ambientale (è considerata molto impattante dal punto di vista ambientale).

E proprio la sostenibilità ambientale è il tema analizzato nella ricerca “L’impatto ambientale delle consegne e-commerce” effettuata da Netcomm insieme al Politecnico di Milano e a B2c Logistics, e sostenuta, tra gli altri, da InPost.

Obiettivo della ricerca è stato quello di misurare e mettere a confronto l’emissione di CO2 di un acquisto e-commerce rispetto ad un acquisto fatto in un negozio tradizionale e la differenza di CO2 emessa da un acquisto e-commerce con consegna a domicilio o con consegna presso un punto di ritiro, in quattro categorie di prodotto.

I processi di acquisto sono stati declinati in tre tipologie di territori differenti in termini di densità abitativa (città di Milano, città di Ferrara, provincia di Viterbo e Rieti), quindi con diverse ipotesi di dimensionamento delle distanze coperte sia dal punto di consegna furgoni e dai clienti.

Sono anche state messe a confronto 4 tipologie di prodotto

  • Tech
  • Beauty
  • Fashion
  • Libri

per approfondire eventuali differenze.

Cosa emerge dalla ricerca?

Il lavoro, sostenuto tra gli altri da InPost e da differenti corrieri, che hanno fornito dati e spunti, ha evidenziato dei risultati interessanti, su cui vale la pena di soffermarsi:

  • le consegne degli acquisti e-commerce hanno un impatto ambientale minore rispetto a quello generato dagli acquisti offline. Si tratta forse di un concetto contro-intuitivo, su cui anche in futuro varrà la pena di soffermarsi.
  • le consegne con servizio Out of Home, proprio come quello offerto da InPost, riducono ulteriormente l’impatto ambientale emettendo fino al 38% di 2 in meno. Questa tipologia di consegne, infatti, permette sia di aumentare la densità di consegna sia di ridurre le mancate consegne a causa dell’assenza del cliente in casa.

L’analisi delle emissioni generate dalle diverse fasi del processo evidenzia anche l’importanza del viaggio del cliente per raggiungere il negozio o il punto di ritiro.

Un elemento chiave, capace di rendere ogni consegna o ritiro ancora più sostenibile, è il mezzo di trasporto scelto dal cliente per recarsi al punto di ritiro. Una passeggiata o un giretto in bici possono incidere positivamente sul bilancio delle emissioni, così come inserire il punto di ritiro nei propri tragitti quotidiani.

Questo evidenzia quindi come la capillarità dei punti per il ritiro sia uno degli elementi chiave per ridurre lo spreco ambientale, un fattore su cui InPost lavora ogni giorno.

Da poco abbiamo superato i 6.500 punti di consegna e ritiro in tutta Italia, tra locker e InPost Point, (cerca QUI il più vicino a te) e gli obiettivi per la fine dell’anno in corso sono tanto sfidanti, quanto necessari.